sabato 16 luglio 2022

Salamanca archeologica




Una scoperta interessante la Salamanca archeologica: un insediamento di quasi tremila anni fa che domina dall'alto la città è resti di conventi medievali con tunnel scavati a 16 metri di profondità.

Nonostante le temperature insolitamente alte, partecipare alle visite archeologiche guidate gratuite è stato sorprendentemente proficuo per la conoscenza della città che si rivela giorno dopo giorno piena di misteri ancora da risolvere.

Dopo oltre vent'anni di scavi, il Cerro de San Vicente ha rivelato resti di un villaggio coevo alla fondazione di Roma (tra il VIII e VII a. C.) sorto su questa altura accanto al Rio Tormes: visibili le tracce perimetrali delle capanne circolari di fango e paglia dotate di portico, silos per conservare cereali e rudimentali strumenti per macinare il grano. 

La cosa davvero sensazionale è che sono stati rinvenuti ornamenti e oggetti di fattura egizia probabilmente frutto di scambio con i Fenici che percorrevano la Ruta de la Plata, sulla quale sorge questo primo insediamento, alla ricerca di metalli.

All'entrata del Pozo de Nieve (cerca de la Iglesia del Carmen de bajo), si accede invece a un mondo segreto: i resti dell'antico convento medievale di san André ma anche a una serie di cunicoli ancora oggetto di escavazioni e studio nei quali scorre un canale sotterraneo di acqua potabile e dove crescono stalattiti in un ecosistema naturale protetto. 

Inoltre, ancora misteriosa rimane l'origine e la destinazione di una stanza, con una sola apertura stretta e rettangolare oltre alla porta, alla quale si giunge dalle gallerie. 

La forma ricorda una sorta di luogo di culto raccolto simile a quello di un villaggio egizio di migliaia di anni fa.

Tutto concorre ad alimentare le già numerose leggende che vedono Salamanca come città fra le più importanti dell'antichità nella Penisola Iberica e come città magica.

Salamanca archeologica

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